Dopo l’anno e mezzo di pausa forzata, torna il grande tennis juniores del Trofeo Bonfiglio. A partire da sabato 10 luglio, con i primi match dei tabelloni di qualificazione, scatta l’edizione numero 61 del quinto Slam dell’anno a livello giovanile. Da lunedì 12 luglio, poi, via anche ai tabelloni principali, entrambi – maschile e femminile – da 64 giocatori. Al Tennis Club Milano Alberto Bonacossa sono 12 i campi gara pronti a ospitare gli atleti provenienti da tutto il mondo, e quest’anno – per via del calendario anomalo dovuto agli slittamenti post-pandemia – in particolar modo da Wimbledon. L’accesso al pubblico sarà come da tradizione gratuito ma quest’anno le norme per il contenimento dei contagi prevedono un numero massimo di accessi alla struttura di via Arimondi, in zona Certosa. Non più di 1.000 spettatori al giorno, come da disposizioni delle autorità competenti, distribuiti su una superficie di circa 18 mila metri quadri. Così da garantire a tutti gli appassionati un grande spettacolo ma anche condizioni di sicurezza imprescindibili in questa fase storica. “Sarà possibile accedere al club previa misurazione della temperatura corporea dall’ora d’inizio dei match (nei primi giorni le 9 del mattino, ndr) e non oltre le 18.00. Oltre quell’ora, chi è già presente potrà rimanere a godersi le partite fino alla loro conclusione ma non sarà più possibile accogliere nuovi spettatori”, spiega la direttrice del club Martina Alabiso. “Inoltre sono state predisposte delle aree specifiche per gli atleti, per gli addetti ai lavori e per gli spettatori, così come richiesto dai protocolli dell’ITF”. A partire dall’ingresso al club: quello istituzionale di via Arimondi 15 sarà utilizzato solo da addetti ai lavori e atleti, mentre il pubblico avrà il proprio varco riservato una ventina di metri più avanti, sulla stessa via.
Nonostante le misure di sicurezza, (“Per le quali ci aspettiamo la collaborazione di tutti coloro che vorranno venire a seguire il torneo”, aggiunge Alabiso) resta la possibilità di godersi alcuni dei più grandi prospetti del tennis mondiale in anteprima assoluta. Proprio come era successo nel 2013 con Alexander Zverev, o nel 2016 con Stefanos Tsitsipas. O nel 2014 con Matteo Berrettini che fu eliminato al 1° turno e che adesso è protagonista assoluto del circuito, all’interno della Top 5 mondiale. Venendo al campo, attesi per il via dei tabelloni principali 6 dei protagonisti degli ottavi di finale di Wimbledon Junior, tra cui la stellina ceca Linda Fruhvirtova, già semifinalista al Bonfiglio nel 2019 a soli 14 anni. Si è tolto invece dall’entry list all’ultimo momento Leo Borg, il figlio 18enne di Bjorn, sconfitto a Londra già al 2° turno. Al momento non ci sono italiani ammessi di diritto al main draw maschile, ma il palermitano Gabriele Piraino (già vincitore dell’Avvenire nel 2019) e il milanese Giulio Perego sono tra i primi 5 degli ‘Alternates’ e possono sperare in qualche defezione dell’ultimo momento. Altrimenti saranno protagonisti già nel week-end delle qualificazioni. Due invece le nostre tra le 46 ammesse di diritto: sono Alessandra Simone, pugliese, e Giorgia Pedone, siciliana, rispettivamente 17 e 16 anni. Capitolo wild card: quelle riservate alla FIT e al suo settore tecnico non sono state assegnate per ‘nomina’, ma – un po’ come accade con le pre-qualificazioni agli Internazionali d’Italia ATP e WTA – attraverso la disputa di un torneo svolto al Centro Tecnico di Tirrenia. 16 azzurrini coinvolti, tutti di 16 e 17 anni, formula non a eliminazione diretta ma a gironi all’italiana e classifica a punti. Tutto pronto insomma, che la festa cominci. Anzi, ricominci.